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Lui & Lei

Prologo dei miei favolosi 30 anni (vera)


di 50epiu
22.04.2024    |    94    |    4 6.0
"Non stava più nella pelle dalla gioia, x 5 giorni, vigilia e Natale andavo anke io a Bari, venne a casa 2 ore la mattina e 2 il tardo pomeriggio, ancora..."
Marta, Clelia, Ilona, Sandra, e mia moglie. Il prologo dei miei 30 anni, ke si protrassero fino ai 37, con alti e bassi, il lavoro mi riempiva tutta la giornata, e non riuscivo a gestire la situazione, e quando si presentò un motivo x interrompere una relazione, non insistetti più di tanto x continuarla.
Marta, forse xkè era la titolare dell'hotel, si rivelò troppo possessiva, con lei durò 3 anni, e da quella volta
ke feci cilecca quando tornai da Bari, le cose non andarono più bene, gli spiegai ke non poteva essere gelosa di mia moglie, ma era dura di cervello, ogni volta al lavoro mi chiedeva se avevo scopato con mia moglie.
Poi la fine, un giorno di marzo ke avevo compiuto 33 anni, un giovedì spudoratamente, disse, "mi vieni a scopare domani mattina al mare?" M "alle 10 va bene?" "si, ma non scopare tua moglie" M già cominciava male, "alle 10
sto da te." Il lungomare era freddo, il mare mosso, la zona isolata, la porta era socchiusa, entrai e chiusi, era sul letto con la gonna stile Grease e un maglioncino in cashmere, "ciao, come sei bella" "vieni ti voglio stai con me sempre meno" M
le andai sopra e sollevai la gonna, aveva le mutandine regalate da me, misi le mani sotto il maglioncino e presi le tette,
"spogliati" M mi spogliai, lo fece anke lei, si buttò famelica sul cazzo e succhiò, mentre io le mettevo le dita nella fica,
"leccamela leccamela," M ma come tolsi la mano era rossa di sangue "ma hai il ciclo!" "è alla fne, leccala dai" M
"ma ke dici e piena di sangue" "se non la vuoi leccare vattene" M "ma vaffanculo x ki mi hai preso," e me ne andai, da quel giorno finì e i x 5 anni ke seguirono prima di entrare in una mensa statale, cercò sempre di mettermi in cattiva luce col marito, sperando ke mi licenziasse, ma lui diceva ke uno come me non si trovava. E CON MARTA ERA FINIA.


Dopo ke mi kiamò la sorella, Clelia sparì, sapevo dove viveva, xkè il marito aveva un'officina, poco distante dall'hotel,
ma non la cercai, e lei non si fece viva x darmi spiegazioni. Non mi capacitavo, spesso ripensavo a come stavamo bene
insieme, e mi chiedevo se anke lei lo pensava. Poi un giorno a 45 anni quando ormai non la pensavo più, dato dal fatto
ke a 38 anni ero entrato a lavorare in un ente pubblico, e le donne te la davano un giorno si e l'altro pure, la combinazione
ci fece incontrare nella sala d'attesa dell'oculista, io x mia figlia lei x la sua, era cambiata moltissimo, ora era una vera signora, ci guardammo, mi accennò un sorriso, mia figlia era nello studio con mia moglie, io uscii fuori sperando ke
uscisse anke lei, non mi sbagliavo, ma fece solo finta di prendere qualcosa in macchina, e torno dentro, non capivo,
poi vi venne un flash, vuoi vedere ke ha voluto indicarmi la sua auto!!! Presi un foglio e scrissi "non ti ho mai dimenticata"
col numero del cellulare, e lo incastrai nella fessura dello sportello x non farlo vedere alla figlia.
Mi kiamò la mattina dopo con la voce tremante, "ciao, ti disturbo?" C "ma ke dici, sono 11 anni ke vivo di speranza"
"scusami x come sono andate le cose" C "voglio vederti, ora lavoro alla cucina del........." "lo so, ti ho anke visto" C
"brava! e non mi hai chiamato," "non sapevo come reagivi, io ho aperto una scuola di cucina, puoi passare oggi,
sto.........." C "alle 16 sto da te"
Era ottobre, non ancora freddo, trovai subito la sua scuola, mi presentai con jeans e la camicia Levis con le clip.
Una volta entrato kiuse a kiave mi trascinò in cucina e si avvinghiò al collo baciandomi, non parlammo.
Aveva una gonna bleu a tubo camicia bianca e giacca bleu la misi a sedere sul tavolo tirandole prima su la gonna, le
sfilai il perizoma, era tutta depilata, lei si allungò, andai con la lingua e godette quasi subito, scese dal tavolo
si mise in ginocchio mi scese i jeans e prese a succhiare cacciandolo da un lato delle mutande, finalmente si parlò
"aspetta, vieni su, baciami" " sapessi quanto mi sei mancato" C "tu di più, poggiati al tavolo" "si scopami"
glielo feci sentire fino alle palle, i miei colpi spostavano il tavolo "si godo godo e tanto ke non godo aaahh si vengooo" C
"ti vengo nel culetto?" "no e tanto ke non lo faccio, sarà stretto, la prossima volta, ora ti voglio bere" C lo prese
in bocca e mi fece morire, ingoiò senza fermarsi anke quando ero venuto. Poi mi raccontò ke era stata alla scuola
alberghiera a Pescara ke col marito andava sempre meno d'accordo, ke si ubriacava e l'officina era sempre vuota.
Cmq con lei ricomincio e ne facemmo di tutti i colori, potete leggere i racconti precedenti con lei.

Con Ilona durò poco più di 6 mesi, le trovai lavoro in una locanda a Lanciano vecchia, dove io la sera facevo extra,
poi notai ke faceva gli occhi dolci al titolare, e seppi ke ci scopava, "brava! cosi mi ringrazzi" "ma quello mi licenzia
se non ci vado a letto" I "allora la dai a tutti quelli ke ti danno lavoro" "no è stato solo con lui, non vedi quanto
è brutto a me piaci tu," era passata la mezzanotte, di solito l'accompagnava il boss a casa, ma si stava intrattenendo
con dei clienti importanti. "Mi accompagni a casa x favore?" I abitavamo vicino, "certo ti aspetto in macchina" "no, vengo subito mi cambio a casa" I "mmm odori di frittura" "puzzo vuoi dire, xkè non mi porti alla roulotte sotto casa tua,
a quest'ora non vede nessuno" I "e dai, ma quello non ti fa godere?" "no viene in un attimo e col preservativo" I "almeno una cosa sensata."
Nella roulotte con tutte le tendine abbassate accesi la luce, tolse camice, mutandine e reggiseno, mi abbasso i
pantaloni e lo prese n bocca famelica succhiando, ci sapeva fare la troia, ci mettemmo a 69 e nonostante ero stanco xkè
stavo in piedi dalle sei, stavo x venire "non venire aspetta, lo voglio dentro" I si mise a pecorina, e come si dice
in gergo coito interrotto ecc ecc, scopavo ma non venivo, lei venne urlando in silenzio dato ke su c'era ki dormiva, "sburrami nel culo dai, ti voglio sentire tutto dentro" I la scopai x 10 minuti lei ebbe un altro orgasmo,
e finalmente sburrai anke io.
"Allora come ti trovi qua, a parte ke ti fai scopare, e pensare ke ti ho presentata io" "oooooh ti ho detto ke non godo,
mi paga bene, sto vicino a casa, e non pensare ke non mi piaci piu!, ma quello ke mi hai detto di Pescara?" I
"non mi hai detto più niente, se vuoi venerdì ci andiamo!" "si, ma devo dire ke sto male, qui è kiuso martedi" I
"e dai fammi sapere, intanto lo avviso." La cosa andò in porto, il venerdì andammo a Pescara, c'era solo un problema disse Andrea l'amico di sempre, la sua villetta al mare era in restauro e dovevamo andare dal suo amico, quello da 24 cm,
ke c'era anke con Clelia, però gli dissi di non farlo uscire subito.
Arrivati prendemmo l'ascensore fino alla mansarda, io già c'ero stato, "ti va se ti bendo" "si, sarà più eccitante, ma poi
vi voglio vedere, mica è brutto Andrea?" I "10 anni di meno e bello, ma poi lo vedi" la porta era aperta, entrammo in
camera da letto, "ke pezzo di fica" A nonostante non vestiva mai sexi, x la gente, era bona anke vestita di stracci,
Andrea la baciò subito, e con una mano le sbottonava i jeans, io da dietro le sfilai il maglioncino, aveva perizoma
e reggiseno turchese, ke finirono subito a terra, ci spogliammo, Andrea subito le allargò le gambe e la leccò "mmmm si ke
lingua stupenda ooooh ooooh" I "zitta prendi questo in bocca cosi non parli" "si dammelo tutto" I intanto l'altro era davanti alla porta già nudo, con la sua bestia in mano già eccitato, aspettava solo il segnale, mi cambiai di posto con Andrea,
"mmmh ke bel cazzo hai Andrea" disse prendendolo in mano e portandolo alla bocca, "sto già godendo,
ke mi fate oggi si si lecca si" I mi premette la testa sulla fica ed ebbe il primo orgasmo" "vieni in ginocchio e prendili tutti e 2 in bocca" A a quel punto kiamai l'altro e si mise anke lui avanti alla bocca, quando arrivò il suo turno "ag, ma questo è un altro," I tolse la benda vide quel cazzo equino "è enorme è troppo largo ag ag" I riuscì a metterne mezzo in bocca, "si succhia puttana" disse quello mentre continuava a succhiare, Andrea la sollevò la fece sedere sul cazzo inculandola, e sburrandole dentro, quello grosso le sburrò in bocca e io uscito Andrea lo misi in
fica "oggi ti allarghiamo tutta, sto venendo aaahh si lo senti com'è caldo" " si godo di nuovo aaaggg allargatemi
si godooooo nggg glu glu" I mentre godeva ingoiava la sborra del super. Bevemmo coca cola e pasticcini, e di nuovo sul letto, questa volta si allungo l'amico "dai vieni sopra ke ti faccio sentire com'è un cazzo" andò sopra e lo fece entrare piano
fino alle palle," è grrrandiiisssimo, oddiooo mi svegina di nuovo ag ag si dai sfondami" I "ci penso io a sfondarti" A
le andò dietro e la inculò di colpo "aaaaaahhh piano piano e troppo grosso ag ag" I dopo un po cominciò a piacerle,
"tieni succhia così non pensi ke fa male" "maaaleeee, ma ke dici, e beeellliiiiiiiissimooo godo ancora, mi state spompando
aaaahhhhhhhhhhh" I Andrea le riempi di nuovo il culo, "basta, sono morta" I "baaastaaa, mo viene il bello" disse l'amico
"oddio ke volete ancora, mi avete rotta tutta" la fece girare di schiena a lui e la portò col culo sulla bestia "ma siete
matti, non entra" I "sssss piano pianino," era li proprio sul buchino lei si manteneva sollevata con le mani, lui
spinse in su, ed entrò, cazzo come entrò, con ancora la sborra di Andrea dentro, ormai era seduta sulla sua pancia, "e entrato tutto, bastardi, aagg dopo questo potete fare tutto a questi buchi, aaah ke bello si muovi" I
"ci penso io a te amore, le andai fra le cosce mentre lui la tirava sul suo petto, e la scopai nella fica "da oggi non mi basterà più un cazzo si dai sfondatemi voglio godere ancora e ancora e ancora si riempitemi sburratemi insieme, io veengoo ho perso il conto godoooo ssssiiiiiiiiiii ng ng ng ng "godemmo tutti insieme, anke Andrea le fece ingoiare tutto.
Durante il ritorno mi palesò tutta la sua gioia, con la speranza di rifarlo. poi come aveva detto diventati maggiorenni i figli
divorzio, si mise a convivere con uno più giovane di lei e non mi chiese più di incontrarci.



Con Sandra la storia fù più complicata, aveva sempre paura ke qualcuno o qualcuna la conoscesse, x via della professione da maestra ke faceva. Quando mia moglie andava a Bari, veniva a casa, e fin che non cominciarono le piogge si andava in posti isolati nelle campagne, ma non era cosa x persone
adulte, e di comune accordo smettemmo di vederci fino alle feste di Natale. Come ogni anno mia moglie la portai una settimana dai genitori x le feste, e così avvisai Sandra se le faceva piacere venire a casa. Non stava più nella pelle dalla gioia, x 5 giorni, vigilia e Natale andavo anke io a Bari, venne a casa 2 ore la mattina e 2 il tardo pomeriggio, ancora oggi quando ci vediamo ricordiamo i giorni passati sorridendo.
E QUESTI SONO I MIEI FAVOLOSI 30 ANNI KE SI PROTRATTERO
FINO AI 37, MA POI LE OCCASIONI NON SONO MANCATE, MA SOLO
AVVENTURE DI POCA DURATA.






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